La risaia è tutta umana, è un capolavoro ingegneristico di dislivelli lievissimi che non consuma né acqua, né terra: la usa tre volte e la restituisce alla terra. Nessun consumo, nessuno spreco. Il rapporto d'amore fra l'uomo e le risaie della Valle del Po risale a circa 5 secoli fa, quando grazie ad un incessante lavoro, gli uomini plasmarono il territorio rendendolo quel paradiso fertile che è tutt'oggi, richiedendo il contributo e l'impegno delle migliori menti dell'umanità tra cui il Genio Leonardo da Vinci, che contribuì allo sviluppo della rete irrigua lombarda.
Questa opera lunga secoli ha permesso di utilizzare le acque perenni derivanti dallo scioglimento dei nevai alpini indirizzandole verso una fittissima rete di canali che garantiscono la sommersione delle risaie creando un sistema virtuoso di recupero delle acque in grado di riequilibrare il sistema idrologico dell'intera Valle. È solo in questo modo che le nostre terre diventano meravigliosi "specchi d'acqua che raddoppiano il cielo nei riflessi azzurri e bianchi di nuvole".
Alessandro Barbaglia articolo della STAMPA del 01/05/2018